Im-pari-amo le differenze è un percorso didattico sviluppato dall’Associazione Almaterra insieme all’Associazione Arteria in qualità di partner.
Il percorso, che si è concretizzato in diverse scuole primarie del Comune di Torino, è stato inserito nel catalogo Crescere in Città a cura di ITER (Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile), sviluppandosi in moduli da tre appuntamenti ciascuno:
-
Un primo incontro, nel quale, oltre alla presentazione del progetto e delle attività che si sarebbero svolte, si è affrontato il tema delle differenze di genere nelle fiabe classiche, andando alla ricerca degli stereotipi e delle eventuali discriminazioni. Si è poi fatto un gioco di riscrittura collettiva di una storia, modificandola radicalmente a partire dalle considerazioni precedenti. La nuova versione della fiaba è stata infine drammatizzata in classe
-
Un secondo incontro dove si sono affrontati argomenti quali sport e giochi, ragionando con gli/le alunni/e e mettendo in evidenza come non esistano attività esclusivamente maschili o femminili.
-
Un terzo ed ultimo incontro in cui si è affrontato il tema dei media, della letteratura, della televisione e dei fumetti, e la lettura per stereotipi maschili e femminili che questi ne fanno e propongono.
Tutte le attività sono state condotte in maniera non formale, evitando una metodologia di lezione frontale, e coinvolgendo la classe in pratiche attive che al tempo stesso hanno fatto riflettere sugli argomenti trattati ma anche divertito e invogliato a seguire l’attività. In particolar modo la drammatizzazione teatrale della fiaba e la costruzione di storie a fumetti hanno avuto un ottimo impatto sulle classi in termini di attenzione, partecipazione e coinvolgimento degli/delle alunni/e.
La compresenza di un operatore dell’Associazione Arteria e un’operatrice dell’Associazione Almaterra è stata decisamente positiva per due motivi principali: le diverse esperienze derivanti dalle attività istituzionali delle due associazioni hanno portato ad una buona elasticità sia in fase di programmazione che in fase di conduzione degli incontri; inoltre la presenza di modelli positivi sia maschili che femminili è stata di grande aiuto nell’affrontare le tematiche in classe, dando modo ai ragazzi e le ragazze di identificarsi e stringere un maggior legame con l’operatore o l’operatrice.